Home » Tecnica

Tecnica

Perché scelgo la Soft Surgery

Fabbrichiamo macchinari per la medicina estetica e sempre più frequentemente i visitatori del mio sito, gli amici o i semplici conoscenti mi chiedono pareri sulla chirurgia estetica. Materia per medici, bravi medici sia chiaro. Noi ci occupiamo solo degli strumenti per farli lavorare bene.

L’estetica dunque? Certo, non solamente un fatto di gusto, di canoni di bellezza. C’entra molto l’etica secondo me. Il medico deve sempre lavorare al fianco del paziente, nel suo interesse. Progettiamo macchinari d’avanguardia che devono aiutare a sentirsi meglio a essere felici senza stravolgere il nostro equilibrio. Certo non lavoriamo per lifting estremi e non sarà mai il nostro caso. Tutta la nostra filosofia di progettazione si basa sulla “Soft surgery” o sulla Chirurgia dolce, come preferite chiamarla. Siamo convinti che dobbiamo continuare la ricerca per sistemi più innovativi e meno invasivi che consentono ottimi risultati senza arrivare a estremizzazioni.

E lo facciamo con un occhio al marketing. Siamo un’impresa. Sta cambiando anche il mercato e in fretta. Prima la chirurgia estetica era appannaggio di una élite, oggi, per fortuna, è una possibilità aperta a molte più persone che vogliono donare luce al loro sguardo, avere un aspetto fresco. Insomma un mercato di persone che non vogliono trasformarsi, essere diverse ma solo dare una nuova energia, una nuova chance al loro aspetto. Con delicatezza. Senza stravolgerlo.

Ecco il nostro compito è inseguire queste frontiere in continua evoluzione. Progettare macchinari come il Plexr, per i piccoli interventi che si basino su un approccio piuttosto naturale che consente – nel caso della blefaroplastica ad esempio - di ottimizzare in modo indolore, senza punti o anestesia, la luminosità dello sguardo di una persona, eliminando quell'eccesso di pelle della palpebra superiore che affligge molte persone. E soprattutto, senza dover rintanarsi in casa per settimane.

Ci muoviamo insomma verso un grande affinamento di tecniche e metodiche, che mette al centro il rispetto dell’integrità fisica e psichica delle persone-pazienti e che trova espressione in un nuovo modo di intervenire, sempre meno aggressivo, limitatissimo nel dolore e capace di lasciare una cicatrice quasi invisibile.

Insomma, per me Soft Surgery significa usare sempre e solo una tecnica graduale - e non demolitiva come la via chirurgica - che permetta di evitare risultati eccessivi e non desiderati. La vera bellezza è quella che mette al centro il senso della misura e l’equilibrio delle parti, maggiore naturalezza, senza eccessi, a piccoli passi. Ed è proprio dai ritocchi non esasperati, che si possono ottenere dei grandi risultati. È in questa direzione che va la nostra ricerca.

Millevolte Giancarlo

Millevolte Giancarlo

Millevolte Giancarlo

Corriere.it

Millevolte Giancarlo